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Valutazione della Stabilità degli Alberi con Metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment)

Alberosano esegue l’analisi di stabilità degli alberi con il metodo V.T.A. coadiuvato, ove necessario da opportune analisi strumentali. Contattaci per un preventivo o per semplici chiarimenti. 2000px-Envelope_font_awesome.svg

Il metodo V.T.A. è stato messo a punto dal Prof. C. Mattheck , dell’Università di Karlshure (Germania) e si basa su l’assunto che i difetti statici interni di un albero sono solitamente collegati a determinati sintomi visibili esternamente.

Il metodo V.T.A. consente quindi l’identificazione dei soggetti arborei a rischio statico attraverso l’individuazione ed il riconoscimento di sintomi esterni caratteristici.

  • Analisi visiva: l’individuo arboreo è sottoposto ad accurata osservazione di ogni sua parte (apparato radicale, colletto, fusto, castello, chioma) per valutarne le condizioni vegetative in relazione al sito di impianto e alla storia dell’albero (potature che ha subito, modificazioni del substrato, etc.).
  • Quando l’analisi visiva non è sufficiente o qualora si voglia un’ispezione più approfondita si ricorre a l’analisi strumentale, basata appunto su misurazioni  strumentali con apparecchiature specifiche per la valutazione dei tessuti legnosi interni.

Gli strumenti diagnostici maggiormente usati sono il martello ad impulsi, il penetrometro, il fractometro e il tomografo sonico ad impulsi Arbotom®.

Ogni strumento ha delle proprie caratteristiche: il penetrometro, molto impiegato e diffuso, è in grado di misurare la consistenza e la resistenza meccanica del legno interno ad una qualsiasi parte della pianta (colletto, rami, fusto) in maniera puntuale.

Da l’analisi effettuata con il penetrometro si individua quindi la porzione di legno sano residuo rispetto al raggio della porzione esaminata.

Indagine al castello di un leccio con penetrometro (Resistograph).

Il tomografo sonico ad impuli consente invece, attraverso la velocità di propagazione delle onde sonore nel legno, di valutare la presenza o meno di tessuti degradati all’interno della sezione indagata.

Sulla base dei risultati conseguiti si può attribuire a ciascun individuo arboreo oggetto dell’analisi una classe di propensione al cedimento, come stabilito dalla nuova classificazione definita dalla S.I.A. (Società Italiana di Arboricoltura).

 

Di seguito si riportano le classi di propensione al cedimento:

CPC

E’ importante rivolgersi, per la valutazione delle condizioni di stabilità degli alberi, a professionisti con competenze tecniche e scientifiche specifiche, quali Dott.ri Forestali e/o Dott. Agr. o  Agrotecnici con comprovata esperienza nella materia.

Per approfondire si rimanda alle pagine dedicate a l’argomento a cura della Società Italiana di Arboricoltura (S.I.A.).