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LA COCCINIGLIA TARTARUGA: UN GRAVE PERICOLO PER I PINI.

La cocciniglia tartaruga (Toumeyella parvicornis) è un insetto originario del Nord America il cui nome volgare è dovuto al fatto che lo scudo dell’insetto assomiglia al carapace di una tartaruga.

Si tratta di un parassita molto pericoloso, rinvenuto in Italia nel 2014 in Campania e poi da lì diffusosi in varie parti del Paese. Attacca molte specie di pini, ma in Italia provoca danni soprattutto a carico del pino domestico (Pinus pinea).

Adulti di cocciniglia tartaruga su un rametto di pino.

L’infestazione comporta una riduzione nel vigore degli alberi e limita la produzione di semi. La grande quantità di melata prodotta dal parassita conferisce agli alberi attaccati un aspetto lucido e favorisce il successivo sviluppo di fumaggine che ricopre interamente gli aghi dei pini e i rami. Tale stratificazione, inoltre, porta ad una riduzione della fotosintesi e quindi provoca anche deperimento delle piante che aggredisce e spesso porta alla loro morte.

Le secrezioni che cadono copiose rappresentano un fastidio non indifferente per chi possiede in giardino alberi aggrediti dall’insetto, in quanto sporcano manufatti ed autovetture.

Esemplare di pino domestico pesantemente attaccato dalla cocciniglia.

L’insetto può avere un numero di generazioni variabile in base alle condizioni di temperatura dei luoghi in cui si trova: in Italia generalmente i primi segni di infestazione si rinvengono in primavera quando gli insetti iniziano a nutrirsi. E’ importante intervenire tempestivamente, dunque, per contrastare la diffusione di questo pericoloso insetto con mezzi idonei e per fare in modo che le piante colpite possano recuperare condizioni di crescita favorevoli prima di arrivare ad un livello di deperimento irreversibile.

Attualmente a Roma l’insetto sta comportando gravi infestazioni a carico dei pini domestici e, senza un intervento tempestivo, si rischia di perdere definitivamente uno degli alberi più rappresentativi della Città.

Con decreto del 03 giugno 2021 del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali è stata resa obbligatoria la lotta a questo parassita (il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 173 del 21-07-2021).

Esistono oggi rimedi che hanno dimostrato una buona efficacia nella lotta all’insetto ed un impatto sull’ambiente nullo: si tratta di sistemi che usano la tecnica dell’endoterapia, iniettando cioè all’interno dell’albero attraverso piccoli fori delle miscele contenenti prodotti curativi e bio-stimolanti.

Tale pratica assicura buoni risultati in quanto il prodotto entra nel sistema linfatico della pianta, ha livelli di fitotossicità trascurabili ed è estremamente sicuro per le persone.

Alberosano si avvale di metodi di lotta contro questo pericoloso insetto che consentono di ottenere buoni risultati e non sono dannosi per gli alberi. Contattaci per un sopralluogo ed un preventivo gratuiti.